Dal web magazine di Assolombarda: “SISTRI una storia infinita -3”
Si sposta a giugno 2013 la deadline del Sistema per la tracciabilità dei rifiuti. Per “decidere definitivamente”, a detta del Ministro Clini, “se il sistema funziona, se deve essere modificato o sostituito”.
Tracciabilità dei rifiuti o telenovela?
È sempre più tortuosa e incerta la partenza del SISTRI, il Sistema per la tracciabilità dei rifiuti. Ancora una volta, infatti, il Governo ha deciso uno stop: la nuova deadline, invece che a fine mese, sarà giugno 2013.
Che finalmente qualcuno al Ministero si sia accorto che il Sistema ha dei problemi? Che, a forza di insistere, le perplessità e i suggerimenti del mondo delle imprese abbiano trovato un interlocutore disposto a tenerne conto?
Cosa ne pensa DigitPA?
Un carico da undici a favore della sospensione è stato, con ragionevole certezza, il parere espresso da DigitPA, l’Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, su richiesta del Ministro Clini.
Anche perché solleva una serie di questioni – dalla funzionalità ai costi del sistema, fino alle procedure seguite per l’affidamento della sua progettazione e realizzazione – decisamente non di poco conto.
Cosa ne pensa il Ministero?
Il Ministro afferma che “il periodo di sospensione sarà necessario per chiarire tutti gli aspetti relativi a SISTRI, e decidere definitivamente se il sistema funziona, se deve essere modificato o sostituito, entro al più tardi il 30 giugno 2013. Perché in ogni caso è necessario avere a disposizione un sistema efficiente per la tracciabilità dei rifiuti”. Finalmente, un po’ di quel sano pragmatismo che piace alle imprese.
In effetti, lo stesso Ministero – stando proprio a un suo comunicato stampa – ha trasmesso la relazione di DigitPA all’Avvocatura dello Stato e al Comando del Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri per le valutazioni di competenza. Inoltre, sempre in merito a quanto osservato dall’Ente nazionale per la digitalizzazione della P.A., Clini ha chiesto agli organi competenti del suo Dicastero di effettuare una valutazione interna.
Cosa ne pensano le imprese?
Pur condividendo lo spirito e gli obiettivi con cui SISTRI è stato pensato, le imprese hanno sempre espresso preoccupazione e malcontento per l’avvio del Sistema, lamentando una situazione non gestibile che richiedeva una rivisitazione radicale.
L’augurio, ora, è che gli approfondimenti messi in campo dal Ministero portino a un sistema di tracciabilità semplice e funzionante, considerando le tante incognite che già gravano, in questa fase dell’economia, sul mondo produttivo.
Resta aperta una domanda: si vedranno altre puntate di questa vicenda?
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