Sistri sempre più nel caos

Sistri 5

Dal sito www.trasportoeuropa.it

Lunedì 04 Agosto 2014 

Mentre il Decreto Competitività proroga alla Selex la gestione del sistema telematico per il tracciamento dei rifiuti pericolosi per un altro anno, quest’ultima annuncia che abbandonerà il Sistri il 30 novembre 2014.
L’autotrasporto ribadisce: azzerare l’intero sistema.

Tra quattro mesi, il Sistri non avrà un gestore. La Selex Service Management, società controllata da Finmeccanica che ha creato e gestito finora il sistema telematico, ha comunicato al ministero dell’Ambiente che non intente proseguire l’attività nell’ambito del Sistri oltre la scadenza contrattuale del 30 novembre 2014. Ciò, mentre il Decreto Competitività (approvato dal Senato e da oggi alla votazione della Camera) proroga l’affidamento a Selex fino al 31 dicembre 2015, stabilendo che nel frattempo venga attuata una gara europea per la gestione del servizio, che a sua volta dovrebbe essere rinnovato.
Così, oltre al caos operativo, che ha causato proroghe continue all’operatività del sistema, ora arriva anche quello amministrativo, perché entro il 30 novembre il Governo dovrà trovare un sostituto di Selex, oppure far valere in qualche modo la proroga stabilita dal Decreto Competitività (sempre che venga approvato dalla Camera nella versione uscita dal Senato). In tutti i casi, le associazioni delle imprese interessate, con in prima linea quelle dell’autotrasporto, ribadiscono l’opposizione all’attuale Sistri, chiedendo il suo annullamento e la ricerca di una diversa soluzione. La Fai ha anche attivato una petizione online intitolata “Cancelliamo questo Sistri e facciamone partire uno nuovo”.
Nella sua comunicazione al ministero dell’Ambiente, Selex Service Management spiega che la decisione di abbandonare il Sistri” È legata alla volontà di evitare nuovi, ingenti danni, anche di immagine, in aggiunta a quelli, molto significativi, già subiti nel corso della durata del contratto, le cui previsioni sono state, peraltro, eseguite correttamente e diligentemente”.
Selex contesta anche “Numerosi interventi sul Sistri, avvenuti senza alcun coinvolgimento della società” che “Hanno comportato un enorme squilibrio contrattuale, tanto nella fase precedente la sospensione del programma (per effetto, ad esempio, degli oneri aggiuntivi sostenuti a fronte di modifiche normative, richieste del Ministero, mancati pagamenti di fatture emesse e numerose proroghe all’entrata in vigore del sistema con la conseguente riduzione degli utenti e dei relativi contributi) quanto in quella di riavvio, così da minarne irrimediabilmente il profilo economico-finanziario e la sostenibilità della sua prosecuzione”.
Addirittura, il Sistri avrebbe potuto causare il “default di Selex Service Management”, che sarebbe stato evitato solamente grazie “all’ingente e continuo apporto di fondi da parte della controllante”. Così, la società intende gestire il Sistri solo fino al 30 novembre 2014, però con “un’offerta limitata di servizi” e permettere al ministero “di effettuare tempestive ed adeguate comunicazioni agli utenti sulle modalità operative nelle fasi successive alla cessazione del servizio”.

da: http://www.trasportoeuropa.it/index.php/home/archvio/24-adr/11163-sistri-sempre-piu-nel-caos
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